Il diritto di recesso: come e quando può essere esercitato

Studio Legale Barletta

 

 

 

 

Esaminiamo 2 casi apparentemente simili.

 

Il consumatore A, dopo aver comprato un orologio via Internet ed averlo provato, ci ripensa. Cosa può fare?

 

Il consumatore B, dopo aver acquistato un paio di scarpe nel negozio sotto casa ed averle provate insieme ai vestiti, si accorge di aver fatto un acquisto sbagliato. Ha diritto a restituirle al negozio?

 

E' capitato a tutti di fare un acquisto e poi pentirsene, ma, mentre il consumatore A ha diritto al ripensamento (il cosiddetto diritto di recesso), il consumatore B dovrà tenersi le scarpe. In questo articolo spieghiamo quando e come si può esercitare il diritto di recesso o di “ripensamento”.

 

Salvo diversi accordi contrattuali tra le parti, il diritto di recesso/ripensamento non e' previsto per gli acquisti effettuati da aziende/professionisti con partita iva.

 

 

VENDITE IN NEGOZIO O IN ALTRI LOCALI COMMERCIALI DEL VENDITORE

 

 

La legge non prevede alcun diritto di recesso per le vendite avvenute in negozio o in altri locali commerciali del venditore (perciò, nell'esempio precedentemente fatto, le scarpe non potranno essere restituite).

 

 

VENDITE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI DEL VENDITORE e VENDITE A DISTANZA

 

 

Nella prima categoria sono inclusi i contratti sottoscritti con la presenza fisica delle parti ma in luoghi diversi dalle sedi commerciali del venditore (a domicilio, per strada, in alberghi, presso fiere, etc.).

 

Nella seconda i contratti sottoscritti senza la presenza fisica delle parti (via internet, via mail, per posta, per telefono, etc.).

 

In ambedue i casi si può recedere senza penalità e senza darne alcuna giustificazione, inviando al venditore una comunicazione entro 14 giorni dalla conclusione del contratto oppure, nel caso di acquisto di beni, dal giorno in cui si sono ricevuti.

 

Dal 13/6/2014 i venditori:

 

  • possono fornire al consumatore le informazioni preventive sul diritto di recesso (tempi, modi, effetti), consegnando un prospetto di “istruzioni” predisposto per legge;

 

  • devono consegnare al consumatore, o rendere disponibile, un modulo di recesso – tipo già pronto e precompilato (in parte).

 

Questo modulo sarà utilizzato dal consumatore per esercitare il proprio diritto di recesso.

 

Può anche essere prevista la possibilità, da parte del consumatore, di inviare il modulo di recesso per via telematica, ma in questo caso il venditore deve impegnarsi per iscritto a trasmettere senza indugio al consumatore la conferma di ricevimento del recesso esercitato.

 

Ciò premesso, è bene sapere che il consumatore e' libero di scegliere se utilizzare il modulo precompilato o redigere una propria lettera; l'importante e' che eserciti il diritto dichiarando esplicitamente che ne vuole fruire, identificando se stesso e il contratto dal quale vuol recedere, utilizzando per l'invio l'indirizzo geografico riportato sull'offerta/contratto.

 

Benché la legge non preveda espressamente l'obbligo di inviare la lettera di recesso tramite raccomandata a/r o pec, il consiglio e' di procedere in tal modo per poter poi dimostrarne l'invio e la ricezione.

 

Se il consumatore non viene informato sul diritto di recesso, ha un anno di tempo per il ripensamento; tuttavia se nel frattempo l'informazione viene data, il consumatore può recedere entro 14 giorni da tale momento.

 

 

Sono esclusi dalla possibilità di esercitare il diritto di recesso:

 

 

- i contratti per servizi già completamente eseguiti con l'accordo espresso del consumatore, ed iniziati PRIMA del decorso del termine di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso. In questo caso, comunque, è necessario che il consumatore accetti la perdita del diritto;

 

- la fornitura di beni o servizi il cui prezzo e' legato a fluttuazioni nel mercato finanziario che il professionista non e' in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso;

 

- la fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;

 

- la fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;

 

- la fornitura di beni sigillati che sono stati aperti dopo la consegna e non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute;

 

- la fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;

 

- la fornitura di bevande alcoliche il cui prezzo sia stato concordato al momento della conclusione del contratto di vendita, ma la cui consegna possa avvenire solo dopo trenta giorni e il cui valore effettivo dipenda da fluttuazioni sul mercato che non possono essere controllate dal professionista;

 

- i contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell'effettuazione di lavori urgenti di riparazione o manutenzione. Tuttavia, se in occasione di tale visita il professionista fornisce ulteriori servizi oltre a quelli specificamente richiesti dal consumatore, oppure fornisce beni diversi dai pezzi di ricambio necessari per effettuare la manutenzione o le riparazioni, il diritto di recesso si applica a tali servizi o beni supplementari;

 

- la fornitura di registrazioni audio o video sigillate, o di software informatici sigillati, che sono stati aperti dopo la consegna;

 

- la fornitura di giornali, periodici e riviste, ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;

 

- i contratti conclusi in occasione di un'asta pubblica;

 

- la fornitura di alloggi per fini non residenziali, il trasporto di beni, i servizi di noleggio di autovetture, i servizi di catering o i servizi riguardanti le attivita' del tempo libero qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici;

 

- la fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale (es. il download di un file), se l'esecuzione della fornitura (cioè, nell'esempio fatto, il download) e' iniziata con l'accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.

 

Le norme che permettono al consumatore di recedere in caso di contratti sottoscritti a distanza o fuori dai locali commerciali del venditore, NON riguardano i contratti aventi per oggetto i servizi finanziari (investimenti, finanziamenti, assicurazioni) ed i contratti che interessano beni immobili (creazione, trasformazione, compravendita, locazione, multiproprietà). Per alcuni di questi contratti non e' previsto il recesso, per altri la disciplina e' a parte (vedi sotto).

 

 

CONTRATTI DI MULTIPROPRIETA'

 

 

Si puo' recedere senza penalita' (escluse le spese sostenute e documentate per la conclusione del contratto) e senza darne alcuna giustificazione, inviando al venditore una lettera raccomandata a/r entro 14 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto. Se il consumatore non viene informato sul diritto di recesso, ha tre mesi per ripensarci.

 

 

CONTRATTI DI LOCAZIONE (AFFITTO, ETC.) SOTTOSCRITTI A DISTANZA

 

 

I contratti di locazione abitativa non rientrano nella disciplina del codice del consumo e sono quindi esclusi dal diritto di recesso, anche se firmati (cosa rara) a distanza o fuori dai locali commerciali del venditore.

 

Stessa cosa per la locazione turistica, ovvero l'affitto transitorio di appartamenti, bungalow e roulotte, oppure l'alloggio in stanza di albergo o residence. In ambito turistico costituiscono eccezione i pacchetti viaggio (alloggio abbinato al trasporto e ad altri servizi), per i quali la normativa consente il recesso qualora i contratti siano sottoscritti da consumatori e vi siano le condizioni esaminate al paragrafo successivo.

 

 

PACCHETTI TURISTICI

 

 

E' previsto il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla sottoscrizione solo quando l'acquisto e' avvenuto a distanza o fuori dai locali commerciali.

 

 

CONTRATTI BANCARI, ASSICURATIVI, FINANZIARI

 

 

Per i contratti a distanza che hanno per oggetto servizi di natura bancaria, creditizia, di pagamento, di investimento, di assicurazione e di previdenza sociale, il termine di recesso e' di 14 giorni; inoltre, prima della conclusione del contratto devono essere fornite specifiche informazioni.

 

 

CREDITO AL CONSUMO (finanziamenti, carte revolving, prestiti, cessioni del quinto)

 

 

Per i contratti di credito al consumo la disciplina del recesso è particolare, in quanto è previsto che lo stesso possa essere esercitato entro 14 giorni a prescindere dal luogo di sottoscrizione del contratto.

 

La normativa precisa anche che il recesso vale per tutti i contratti collegati, relativi a servizi aggiuntivi (come per esempio l'assicurazione abbinata al finanziamento).

 

Una particolarità: se il finanziamento fosse collegato all'acquisto di un bene o servizio, e ambedue i contratti (quello di finanziamento e quello di acquisto) fossero stati sottoscritti presso la sede del venditore, ci si troverebbe nella curiosa circostanza di non poter recedere dall'acquisto ma di poterlo fare per il contratto di finanziamento.

 

 

SPORTELLO CONSUMATORI

 

 

Lo Studio Legale Barletta, consapevole che il lavoro dell'avvocato ha una importantissima ed ineliminabile funzione sociale (quella di postulare e tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini, sia tra di loro che nei confronti della Pubblica Amministrazione), ha istituito uno sportello consumatori in materia di diritto di recesso.

 

Personale qualificato è a disposizione per:

 

  • esaminare la documentazione contrattuale;

 

  • verificare se esistono gli estremi per esercitare il diritto di recesso;

 

  • calcolare i termini per esercitare il diritto di recesso;

 

  • valutare le possibili conseguenze del recesso;

 

  • assistere il consumatore nell'esercizio del diritto di recesso;

 

  • illustrare al cliente i casi in cui non è possibile esercitare il diritto di recesso;

 

  • chiedere il risarcimento dei danni subìti.

 

 

Avv. Francesco Barletta

Studio Legale Barletta

 

 

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